La mattina di giovedì 10 febbraio 2005 alcuni antifa si presentano presso il piazzale degli Alpini di Bergamo, dove i militanti di Azione Giovani hanno in programma un volantinaggio sulla questione delle Foibe. Il gruppetto è munito di due secchi d'acqua, per “rinfrescare la memoria” ai giovani di Alleanza Nazionale circa l'argomento del volantinaggio, da sempre oggetto di un'interessata falsificazione storica da parte della destra italiana.
Le cose non vanno però come preventivato, in seguito al gesto spontaneo e individuale di un giovane che, anticipando la goliardica secchiata d'acqua, sottrae i volantini ai militanti di Azioni Giovani, suscitandone la violenta reazione. Il parapiglia dura pochi attimi, per via dell'immediato intervento di alcuni agenti della Digos già presenti nel piazzale, e il gruppetto di antifa, senza nemmeno aver avuto il tempo di avvicinarsi, è costretto ad allontanarsi rapidamente abbandonando i due secchi. La circostanza diventa però una ghiotta opportunità di disinformazione per L'Eco di Bergamo. Il quotidiano descrive un inestintente pestaggio brutale avvenuto ai danni di cinque militanti di Azione Giovani. Inventa la presenza di un fantomatico volantinaggio del centro sociale Pacì Paciana (mai avvenuto e mai annunciato), condotto da 10 militanti dello stesso centro sociale, che improvvisamente si sarebbero diretti verso il gruppo di Azione Giovani e avrebbero «preso a calci i pacchi di volantini», per avventarsi poi «contro i cinque ragazzi che li stavano distribuendo». Improvvisamente L'Eco di Bergamo assume quella risolutezza che non aveva dimostrato nei confronti delle aggressioni intolleranti dei mesi precedenti; abbandona termini quali zuffa o rissa, definendo l'accaduto come “gesto inqualificabile”. Una “aggressione”, secondo il quotidiano, dove i ruoli, tra aggressori e aggrediti, sono molto chiari. Una “aggressione” che, contrariamente al silenzio quasi totale dei mezzi di informazione sui tentativi di omicidio e gli attentati incendiari di matrice squadrista dei mesi precedenti, ottiene visibilità anche nella cronaca nazionale. E tutto questo clamore, casualmente, proprio due giorni prima della manifestazione regionale indetta dal centro sociale Pacì Paciana a Bergamo per sabato 12 febbraio.
Di seguito la rassegna stampa sull'episodio.
www.ecodibergamo.it, giovedì 10 febbraio 2005
Distribuivano volantini per ricordare le foibe
Militanti di Azione Giovani aggrediti e pestati
Distribuivano volantini nel giorno della memoria, per ricordare i martiri delle foibe, sono stati aggrediti da un gruppo di giovani che la Digos sta cercando di identificare. Uno degli aggrediti, reduce da un incidente stradale, è stato percosso con la sua stampella ed è finito al pronto soccorso dei Riuniti. Ha riportato contusioni guaribili in otto giorni. L'inqualificabile episodio è accaduto stamane, verso le 8.30, in via Angelo Maj, all'angolo dell'edificio dell'Istituto tecnico commerciale Vittorio Emanuele. A quell'ora, nella zona, stazionavano cinque ragazzi di Azione Giovani, l'associazione giovanile di Alleanza Nazionale. Recavano alcuni pacchi di volantini che ricordano la tragedia delle foibe – torture e omicidi di massa di italiani, soprattutto dell'Istria, ad opera dei partigiani comunisti di Tito – da distribuire agli studenti. Secondo quanto fa sapere la Digos, nelle vicinanze stazionavano anche una decina di militanti del centro sociale Pacì Paciana. Sembra che anche loro fossero nei paraggi per volantinare, sulle ragioni di una manifestazione che hanno in programma per sabato prossimo, 12 febbraio. Oltre ai volantini, però, erano in possesso anche di due secchi colmi di sterco, poi trovati sul posto dagli agenti della Digos e sequestrati. I cinque militanti di Azione Giovani sono stati improvvisamente aggrediti: dapprima gli aggressori hanno preso a calci i pacchi di volantini, per poi avventarsi contro i ragazzi che li stavano distribuendo. Uno di loro, è stato picchiato con la stampella con la quale si reggeva, per i postumi di un incidente stradale. Soccorso e trasportato al pronto soccorso degli Ospedali Riuniti, è stato medicato e giudicato guaribile in 8 giorni. Gli investigatori della Digos della Questura stanno indagando per accertare tutti gli aspetti dell'episodio e per individuare i responsabili del pestaggio. Un'aggressione politica in piena regola, perpetrata proprio nel giorno in cui si ricordano i martiri delle foibe: un ricordo – come ha sottolineato il presidente della Camera, Ferdinando Casini – che dovrebbe aiutare a superare le contrapposizioni per unire nella commemorazione di tutte le vittime, di sinistra e di destra. Ma, evidentemente c'è chi non la pensa così e preferisce esaltare gli aguzzini, piuttosto che onorare le loro vittime innocenti. Sull'episodio il Csa Pacì Paciana ha diffuso una diversa versione, precisando il ruolo di «un piccolo gruppo di antifascisti» che portavano secchi d'acqua e non sterco. Inoltre, il gruppetto sarebbe stato solo spettatore a distanza di una colluttazione che avrebbe avuto per protagonisti proprio i giovani che stavano volantinando.
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www.repubblica.it, venerdì 11 febbraio 2005
FOIBE: AGGREDITI A BERGAMO MILITANTI DI AZIONE GIOVANI
Brutale aggressione ai danni di alcuni ragazzi che distribuivano volantini sulle foibe. E' successo di fronte all'Istituto tecnico commerciale Vittorio Emanuele di Bergamo, dove cinque ragazzi di Azione Giovani, l'associazione giovanile di An, avevano portato alcuni pacchi di volantini da distribuire. Ma in zona c'erano anche alcuni giovani di un centro sociale che avevano portato dei volantini per una manifestazione in programma domani, insieme a secchi colmi di escrementi, poi trovati sul posto dalla Digos. Qui e' scattata l'aggressione: i cinque di Azione Giovani sono stati picchiati; uno di loro, reduce da un incidente stradale, percosso con la sua stampella. I feriti non sono gravi.
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