Il Giornale di Treviglio di venerdì 27 ottobre 2006 dedica un articolo alla celebrazione della festa delle Forze Armate organizzata dal Comune di Covo (il cui Sindaco non ha mai nascosto la propria ammirazione per il Duce), nella Bassa bergamasca. Il programma coinvolge direttamente i bambini e le bambine della scuole elementari e medie, chiamati ad eseguire 4 cori patriottici presso il campo sportivo e, successivamente, a marciare in corteo (non è uno scherzo), fino al monumento dei caduti. E' il ritorno del sabato fascista.
Il Giornale di Treviglio, venerdì 27 ottobre 2006
IL IV NOVEMBRE SARA' UN SABATO DA PICCOLI PATRIOTI
COVO – Come dei piccoli Balilla, tra tricolori e canti patriottici. I bambini delle elementari e delle medie saranno i protagonisti assoluti dei festeggiamenti del IV Novembre. Una giornata che, cadendo di sabato e visto il programma della manifestazione, fa correre il pensiero ai sabati di mussoliniana memoria. Il sindaco Carlo Redondi, che non ha mai nascosto la sua ammirazione per il Duce, ha infatti ideato, in collaborazione con le scuole del paese, una giornata all’insegna del patriottismo che un po’ ricordano quelle a cui partecipavano i nostri nonni. C’è da sottolineare, infatti, che l’Amministrazione covese è tra le poche, se non l’unica della zona, che ci tiene a coinvolgere in prima persona gli scolari nelle ricorrenze che riguardano i valori della nostra Repubblica. Innanzitutto, il Comune ha ordinato 300 bandierine italiane, una per ogni alunno, da sventolare durante la mattinata di commemorazioni. Un bis dell’iniziativa dello scorso giugno quando, nel corso dell’inaugurazione del Palatenda, i bambini cantarono l’inno di Mameli sventolando il Tricolore sotto l’attenta direzione del primo cittadino. Proprio dal nuovo impianto sportivo partiranno le commemorazioni per la giornata dedicata ai caduti delle guerre e alla vittoria italiana nella Prima guerra mondiale. Sotto al tendone, accompagnati dai musicanti del Corpo bandistico «Luciano Manara» di Antegnate, i piccoli studenti si esibiranno in quattro canti patriottici. Oltre all’inno italiano, presenteranno «La leggenda del Piave», «La campana di San Giusto» e la «Canzone del Grappa». Brani che molti ragazzi di oggi nemmeno conoscono, inno compreso, ma che in passato si canticchiavano fin dalla tenera età. Dopodiché i bambini «marceranno» in corteo verso la chiesa parrocchiale per assistere alla funzione religiosa. Al termine, si riformerà nuovamente il corteo per la commemorazione al monumento ai caduti, con alzabandiera, deposizione della corona di alloro e premiazione dei reduci. Infine, dopo i discorsi ufficiali del sindaco, il gruppo raggiungerà il cimitero per l’omaggio ai caduti.