Verso la metà di maggio 2006, Fiamma Tricolore annuncia un convegno provinciale, per mercoledì 17 dello stesso mese, presso una sala della Circoscrizione 2 del Comune di Bergamo, in largo Rontgen. Poco prima dell'incontro, ignoti incatenano gli ingressi dello stabile che avrebbe dovuto ospitare l'iniziativa. Le pochissime persone giunte per assistere al convegno trovano lo stabile “blindato” e i Vigili del Fuoco, flessibile alla mano, impegnati nel tentativo di rendere nuovamente agibile la struttura. Poche ore dopo, gli autori dell'azione, con la sigla generica antifascisti e antifasciste locali, recapitano una rivendicazione ai quotidiani locali tramite una e-mail, in cui, oltre a spiegare le ragioni del gesto, si chiede l'immediata liberazione dei fratelli e delle sorelle arrestate dopo gli scontri di sabato 11 marzo a Milano.
Di seguito la rivendicazione apparsa sul sito web Indymedia e la rassegna stampa relativa all'episodio.
www.italy.indymedia.org, mercoledì 17 maggio 2006
ABBIAMO INCATENATO LA CIRCOSCRIZIONE 2
Oggi 17 maggio 2006, alle ore 19, abbiamo incatenato tutti gli accessi alla Circoscrizione 2 di Bergamo. La Circoscrizione ha accordato l'utilizzo di una sala dello stabile al Movimento Sociale – Fiamma Tricolore per un incontro pubblico sulle future prospettive di questo partito nazista a Bergamo. Riteniamo questa formazione molto pericolosa per i suoi collegamenti con il network internazionale Blood & Honour, comunemente noto in Italia con la sigla generica di "movimento naziskin". Non possiamo accettare qualsiasi forma di agibilità in città per questi "soggetti", per noi sarebbe un tradimento dei principi in virtù dei quali 60 anni fa i padri dei nostri padri si batterono per la Libertà. Il nostro pensiero va ai ragazzi e alle ragazze che, dopo più di due mesi, sono ancora in carcere per essersi opposti alla parata nazista del Movimento Sociale – Fiamma Tricolore l'11 marzo scorso a Milano. Chiediamo la loro immediata liberazione! antifascisti e antifasciste locali
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L’Eco di Bergamo, martedì 16 maggio 2006
FIAMMA TRICOLORE: UN CONVEGNO
Domani alle 20 il Movimento Sociale-Fiamma Tricolore di Bergamo, promuove un convegno su: «Bergamo 2006, il rilancio della Fiamma Tricolore nella città dei mille». Appuntamento nella sala civica n. 11 della 2ª Circoscrizione, in largo Roentgen 3.
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L'Eco di Bergamo, giovedì 18 maggio 2006
"ANTIFASCISTI" INCATENANO UNA PORTA
La porta di ingresso della seconda Circoscrizione in Largo Roentgen è stata chiusa con una catena, ieri sera alle 19, e sono dovuti intervenire i vigili del fuoco per aprirla. Il gesto è stato rivendicato da un sedicente gruppo di "antifascisti e antifasciste locali" che in un comunicato ha spiegato di aver agito perché "la Circoscrizione ha accordato l'utilizzo di una sala dello stabile al Movimento Sociale – Fiamma Tricolore per un incontro pubblico". Il gruppo ha chiesto anche la scarcerazione dei giovani coinvolti l'11 marzo scorso nei disordini a Milano.
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Il Nuovo Giornale di Bergamo, giovedì 18 maggio 2006 Politica. Convegno «boicottato» dagli antifascisti
LA FIAMMA SI ORGANIZZA MA TROVA I CANCELLI INCATENATI
BERGAMO – La Fiamma Tricolore si è riunita ieri per serrare le fila bergamasche in un convegno provinciale. Ma i militanti al loro arrivo hanno trovato la sorpresa: i cancelli della sede della Seconda Circoscrizione in cui si doveva svolgere l’incontro erano stati chiusi con due lucchetti poco prima da due ragazzi. I Vigili del Fuoco sono intervenuti tranciando le catene, poco dopo nella nostra redazione è arrivata una rivendicazione firmata antifascisti e antifasciste locali che lega il raid con la detenzione dei bergamaschi autori della devastazione in Corso Buenos Aires a Milano lo scorso marzo. «Ci siamo abituati, queste persone dimostrano anche poca fantasia, avrei preferito che venissero qui di fronte con cartelli per esprimere le loro idee» è stato il commento del segretario regionale della Fiamma Dario Frattini, che poi è passato ad illustrare la situazione del partito in Lombardia e a Bergamo: «In tutta la Regione ma soprattutto in questa provincia siamo in crescita. Con la Casa delle Libertà la collaborazione continua, per esempio alle comunali di Milano, ma non siamo vincolati». E’ momento di bilanci e di progetti per la federazione bergamasca, guidata da Flavio Longaretti: «Oggi abbiamo in tutto una ventina di iscritti, entro fine anno puntiamo a farli diventare cinquanta. Abbiamo lavorato per trovare nuovi militanti e sostenitori e per recuperare quelli dispersi negli ultimi anni». Sul piano politico Longaretti analizza la situazione bergamasca: «Molto c’è da fare in materia di sicurezza, di trasporti, di rilancio del turismo, soprattutto nelle valli. L’immigrazione è un fenomeno inarrestabile che va però gestito con leggi più dure, applicate rigorosamente. Da un lato Bergamo accoglie un flusso migratorio forse esageratamente pesante per un territorio di queste dimensioni, dall’altro bisogna colpire anche gli italiani che speculano sulla debolezza degli immigrati, ad esempio con affitti in nero a prezzi esorbitanti».
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